Oncologia e Psicologia

Oncologia e Psicologia

Il paziente in oncologia: uno sguardo psicologico.

Affrontare un tumore non è cosa da poco. E’ vivere una rivoluzione che travolge tutto l’essere di un individuo. Il corpo cambia, le relazioni con le persone si modificano, ciò che prima poteva essere fatto facilmente, adesso può risultare addirittura proibitivo. Subentrano decine di paure e di preoccupazioni verso il futuro che sembra scomparire. Spesso anche la famiglia non sa che fare. Invece i medici, con i loro strumenti, vanno avanti, lottano su un corpo martoriato. La persona si trova così a resistere ad oltranza. E’ come stare su una trincea. Si lotta con le unghie e con i denti: qualcuno perdendo le speranze si arrende e soccombe, qualcun’altro combatte fino allo stremo, e magari, come spesso accade, riesce anche a sconfiggere il nemico.

Il paziente in oncologia: affrontare il tumore

Però indipendentemente dal risultato c’è un modo, uno solo per vincere sempre e non perdere mai.
Ed è curando anche la propria persona, oltrechè la malattia. Raramente la vita è giusta. Spesso non è possibile scegliere il destino, talvolta le cose capitano e basta, vengono subite. Basti pensare ai milioni di ebrei che sono stati sterminati durante l’olocausto. Viktor Frankl, che visse e sopravvisse a questo inferno, scrisse che anche di fronte alle sofferenze più inaudite ed umilianti c’è sempre una cosa che possiamo fare ed è decidere l’atteggiamento con il quale affrontare le disgrazie che capitano, tentando di dare un senso anche agli ultimi attimi.
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