Pensare Troppo e Ansia

Pensare Troppo e Ansia

“L’eccesso di pensiero”, “il continuo ragionare”, “il rimuginare tutto il tempo” è una delle prime cause dell’ansia in assoluto che può trasformarsi in un problema psicologico quando blocca la persona nella sua quotidianità e nella presa delle sue decisioni. Infatti un elemento che contraddistingue il chi “pensa troppo” è proprio la difficoltà a intraprendere una direzione perché la sua mente è invasa dai dubbi, ai quali la persona vuole trovare risposta per agire.

Il sintomo dell’Ansia da Ragionamento!

I dubbi che causano ansia e il continuo rimuginio hanno contenuti molto variegati, ma solitamente sono domande il cui contenuto è tendenzialmente filosofico: “la amo o non la amo?” “Esiste Dio?” “Sarò un bravo genitore?” “Sono omosessuale o eterosessuale?” “Cosa farò tra dieci anni?” “Meglio fare questo o fare quest’altro?” “e se avessi qualche malattia?” “meglio intraprendere un lavoro o mettersi a studiare?”. La persona di fronte a questi quesiti vuole trovare una soluzione, e passa molto molto tempo, a volte intere giornate, e qualche volta nottate, perdendosi in ragionamenti complessi senza approdare a un nulla. Purtroppo più un individuo cerca una risposta rassicurante a un quesito esistenziale o filosofico, più si smarrisce in un labirinto di domande e risposte senza via d’uscita. L’unica cosa che trova è l’ansia e un senso di sfinimento mentale per il continuo rimuginio.

Pensare troppo come Dubbio

In altri termini, più il singolo cerca una soluzione logica, più si perde nei suoi pensieri. Potrà sembrare una frase fatta ma se una risposta esiste, questa è al di là della razionalità epoggia sul sentimento, ad esempio: se la amo lo sento, se Dio esiste lo sento, scoprirò di essere un bravo genitore solo quando avrò un figlio; scoprirò che mi piace studiare solo dedicandomici.

Come combattere l’ansia da Dubbio?

Ne consegue che un ragionamento eccessivo non solo blocca la persona, ma neanche le consente di trovare la soluzione adeguata. Quindi diviene fondamentale interrompere questo circolo vizioso di domande – risposta. E come si fa? Questa è una guerra che si vince senza combattere, quindi è importante evitare di rispondere per inibire la domanda. Come dice un detto Zen “la risposta a certe domande sta nel non porle affatto”.

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