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Quando confrontarsi con gli altri ci danneggia
Quando abbiamo un obiettivo nella vita è molto facile demordere, arrendersi, gettare la spugna e magari cambiare meta. Forse è giusto farlo quando gli ostacoli sono insormontabili, MA spesso ci arrendiamo per una ragione più prosaica: “il confronto con gli altri”.
Se noi abbiamo un sogno ci sono persone che avranno già raggiunto quel sogno, se noi vogliamo qualcosa ci sarà qualcuno che è già avanti rispetto a noi.
Disuguaglianze e confronto
È vero alcune persone partono avvantaggiate, è innegabile. C’è chi ha un fisico migliore, chi nasce in una famiglia molto benestante, o coloro che hanno un talento incredibile. E ci sono persone che nascono senza mezzi. Il confronto è impari ed ingiusto, ed è facile scoraggiarsi. Ma questo paragone è solo un fatto quantitativo, non qualitativo, quello che davvero fa la differenza è la nostra testa. Guardare gli altri può danneggiarsi, diciamo a noi stessi che non è possibile. Guardare agli altri ci distrae. I cavalli per correre più veloce usano il paraocchi e puntano dritti all’obiettivo.
Partire da zero!
Alla fine quante persone sono partite da zero?
Walt Dysney, Woody Allen, l’autrice di Harry Potter la Rowling, solo per citare qualche nome..
Quante persone hanno iniziato qualcosa che amavano senza averne il talento?
Ne vogliamo parlare, Cristiano Ronaldo si è costruito la sua abilità calcistica con un duro lavoro sul proprio fisico. E il grande compositore Mozart? Aveva problemi di Udito!
Ma neanche la disabilità dev’essere un ostacolo!
Pensate a Noelia Garella, la prima persona affetta da sindrome di down a diventare insegnante d’asilo!
È vero le disuguaglianze esistono, ma queste non devono essere i nostri limiti, devono essere il motore che ci spinge ad andare più veloce. Il solo limite che realmente esiste è quello che ci mettiamo noi.