Problemi Psicologici nei Bambini

Problemi Psicologici nei Bambini

Nelle problematiche famigliari vi rientra un’enorme varietà di difficoltà: dall’adolescente svogliato al bambino che non vuole mangiare; dalla famiglia iperprotettiva a quella che sta affrontando una separazione. Generalmente queste complicazioni hanno alcuni aspetti in comune che contribuiscano ad esacerbare le difficoltà esistenti: una gerarchia genitoriale troppo labile o eccessivamente rigida; intromissione continua di altri famigliari che non siano i genitori nell’educazione dei figli; parlare continuamente del problema.

Vediamo alcune delle problematiche più comuni.

Fobia dell’Allattamento

È molto comune che una madre abbia paura di non riuscire a nutrire naturalmente il proprio piccolo, ma tutti i manuali medici sull’allattamento sostengono che in natura l’assenza di latte non esista. Ne consegue che il mancato allattamento è sempre dovuto ad una causa psicologica.

Come si mantiene il problema?

  • Più la mamma cerca di controllare la sua capacità nutritiva, più perde il controllo fino all’invalidazione totale dell’allattamento naturale.

Fare la pappa

La pappa è uno dei primi ambienti di esplorazione del bambino ed è anche il luogo dove sperimentare le regole di potere in seno alla famiglia. Effettivamente il piccolo ha il coltello dalla parte del manico: è lui che decide se mangiare o meno! Così la tavola rischia di trasformarsi in un campo di battaglia.

Come si mantiene il problema?

  • Punire e Premiare. I comportamenti coercitivi come le punizioni o viceversa le ricompense verso l’alimentazione sebbene momentaneamente possano portare a dei risultati positivi, alla lunga rischiano di creare problemi gravi come “il non voler mangiare”.

Mutismo Selettivo

Esclusi disturbi neurologici, il mutismo psicologico avviene quando il bimbo potrebbe parlare ma si rifiuta di farlo.

Come si mantiene il problema?

  • Fare pressioni affinché il proprio figlio parli avrà l’effetto contrario, più si insiste che si esprima, meno lo farà o deciderà lui come e quando farlo.

Il Bimbo Provocatorio

Come suggerisce il titolo, i bambini con comportamenti provocatori sono estremamente irrequieti, oppositivi e conflittuali, e vanno incontro a difficoltà scolastiche, sociali e famigliari.

Come si mantiene il problema?

  • Portare il proprio figlio in terapia, senza che questa abbia un esito positivo rapido, rischia di creare nel bambino un’identità patologica.
  • Cercare di farlo ragionare, bloccare i suoi comportamenti astiosi, tentare di calmarlo, o ricompensarlo “se si comporta bene”, sono tutti tentativi che faranno cronicizzare questa difficoltà.

Ansia da Separazione

L’ansia da separazione si verifica quando il bambino ha paura di stare lontano dai genitori o dal genitore e il solo allontanarsi da loro gli provoca crisi di pianto e di paura.

Come si mantiene il problema?

  • Quando un genitore rassicura un bimbo è vero che lo farà stare meglio sul breve periodo, ma allo stesso tempo e in modo involontario gli confermerà che fa bene ad avere paura.

Ansia e Compulsioni

I bambini possono manifestare gli stessi sintomi patologici propri degli adulti come: attacchi di panico, compulsioni, traumi, fobie, etc.. In tal caso, come per le altre difficoltà infantili, viene svolta una terapia indiretta dove sono presenti solo i genitori e non il piccolo. Questo viene fatto per evitare di etichettare il bambino come malato e a dare le risorse e gli strumenti ai genitori per poter gestire direttamente il proprio figlio.

Separazione e Divorzio

Nonostante la separazione e il divorzio siano un evento sconvolgente per i figli, loro hanno le risorse per farvi fronte e raramente sviluppano problematiche psicologiche, ma qualora avvenga questo è dovuto ad una cattiva gestione della separazione da parte dei genitori.

Come si trasforma una “normale” separazione in un inferno?

  • Coinvolgere eccessivamente i figli. Ovvero trascinarli nel processo di separazione e usarli per fare la guerra al proprio ex, ad esempio: parlandogli male dell’altro genitore e non tentare di creare una linea genitoriale condivisa, viziandoli, usandoli come mediatori di messaggi (ad esempio “di a tua madre che”), usarli per fare dispetti al proprio ex (ad esempio non fargli incontrare il figlio).

Questa patologizzazione della separazione e del divorzio spesso avviene quando uno od entrambi i genitori hanno vissuto un problema di coppia estremamente lacerante. Un esempio classico è il tradimento, dove la vittima accecata dal dolore e dalla rabbia vorrà vendicarsi del proprio ex, talvolta a discapito dei figli.

Difficoltà Scolastiche

I problemi verso lo studio quali mantenere ottimi risultati scolastici, bocciare, fare i compiti a casa, colpiscano sia i bambini che gli adolescenti.

Come si mantiene il problema?

  • Forzare il/la proprio/a figlio/a a studiare è il miglior modo per trasformarlo in un cattivo studente e allontanarlo dal piacere dello studio.
  • Indagini psicologico e Aiuti. Sottoporre il pargolo a indagini psicologiche o aiutarlo costantemente nello studio, equivale a dirli indirettamente che lui/ei è un incapace e ha qualche problema psicologico, incrementando così le sue inabilità.
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