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Il lutto è una perdita.
La perdita per qualcosa d’importante, una persona che se ne è andata via, un licenziamento e il conseguente tracollo economico, la fine di una relazione amorosa coltivata nel tempo, l’essere costretti a vivere in un posto lontano e da soli. Probabilmente tutti avranno vissuto o vivranno almeno una di queste mancanze nell’arco della vita.
Il sentimento del lutto.
E le emozioni che proveranno le persone saranno diverse a seconda delle condizioni sotto le quali si verifica il lutto, ad esempio: la rabbia verso il partner che ha tradito; il senso di ingiustizia “perché proprio alla mia famiglia”; il dolore travolgente e senza limiti per il vuoto lasciato da una persona; o il senso di colpa per aver causato un decesso..
Lutto è Covid
Una forma di lutto “nuova” e particolarmente devastante è quella causata dal Covid. Una persona che fino al giorno prima aveva “solo” qualche affanno respiratorio viene ricoverata e peggiora improvvisamente fino a decedere è una tragedia immane. Colpisce come una tormenta a ciel sereno. Difficilmente i parenti hanno potuto porgere l’ultimo saluto alla vittima e forse si sentono anche in colpa per aver contagiato la persona.
Gestire il lutto
Spesso in un momento di lutto ci sono due reazioni. Cercare di reprimere le proprie emozioni, tentando di scacciare i propri pensieri, quasi per gettarli via.. Oppure viceversa la persona si culla nei ricordi, facendo di tutto perché non scompaiano, tentando di renderli più vividi, più veri, quasi reali.
Sopravvivere al lutto
Tutti noi siamo naturalmente capaci di affrontare una perdita, fa parte del ciclo della vita. Ma se si vuole accelerare questo processo è importante concedersi il dolore. Ovvero darsi la possibilità di soffrire in un momento specifico della propria quotidianità, pensando alla perdita e vivendola nel profondo, così che il concedersi uno spazio nel quale toccare il fondo, divenga un modo per poi tornare a galla più velocemente